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Il pagellone della 30sima De Santis 5,5 (Udinese) Un periodaccio per lui: la sua Udinese continua nella serie negativa di risultati e lui non può nulla (o quasi) per evitare il totale declino. La serie B così vicina fa paura e lui non sembra pronto per andare in Germania a giugno. E anche le zolle sono contro di lui (Schevchenko e Milan ringraziano). Peruzzi 6,5 (Lazio) Da un portiere che crolla ad uno in gran spolvero. “Cinghialone” Peruzzi, nonostante i tre gol subiti al Meazza, si dimostra in gran forma sfoderando almeno quattro interventi da ventenne che fanno pensare Marcello Lippi. Tiene in piedi una difesa che con Oddo (5-) e Zauri (5) continuerebbe a capitolare. Alla faccia di chi lo dava per finito. Fortin 5 (Siena) Non appena a Siena avevano capito che Mirante fosse un finto portiere, si sono accorti che l’unico a disposizione era il questo “rasato” portiere. Non si erano però accorti che anche lui è bravo a fare la bella statuina. Così basta un cross errato di Malagò per mandare all’inferno tutta la squadra. Prossimo portiere? Parisi 4,5 (Messina) Ci ricordavamo un certo esterno del Messina, bomber se si trattava di calci piazzati, rapido a sinistra tanto da essere chiamato “il Roberto Carlos dello stretto”. Ma allora la controfigura grassa di Parisi contro la Roma, chi era? Emblematica la palla persa al limite dell’area romanista. Cercasi dietologo disperatamente. Viali 5 (Treviso) Premettendo che gli arbitraggi contro il Treviso sono scandalosi dall’inizio dell’anno, come può un difensore esperto come lui, commettere un fallo così sciocco su Esposito? Grave disattenzione che potrebbe valere la condanna definitiva per la sua squadra. Materazzi 6,5 (Inter) Sta diventando sempre di più colonna portante della difesa “manciniana”. Sta correndo verso la Germania, se diminuisce leggermente l’irruenza diventa perfetto. Franceschini 5 (Reggina) La sua palla persa a danno dello stellare Tavano (7+) è l’emblema del crollo psicologico della squadra e di una difesa che fa acqua da tutte le parti. Il discorso salvezza, ora, si complica. Comotto 4 (Ascoli) Farsi espellere per aver insultato l’arbitro è da Terza Categoria, impensabile che possa succedere in serie A. Da quel momento i piani di Giampaolo (4,5, espulso anche lui) saltano. E la Fiorentina vola. Scurto 5 (Chievo) Dimostra gravissime lacune in copertura. Causa il rigore del momentaneo pareggio e viene giustamente sostituito dopo 35’ da Malagò (vedi sopra). Alvarez 7 (Roma) Da dove è sbucato questo esterno terribile? É una continua spina nel fianco di ogni difesa. In coppia con Panucci a destra, la Roma diventa straripante. Se poi si pensa che è giovanissimo, fa ancora più paura. Mutarelli 7 (Palermo) Il gol che sblocca la partita a Genova è da cineteca. Destro di prima intenzione sotto l’incrocio più lontano. Se il Palermo vola grande merito va al centrocampo di Mutarelli e Corini (6,5). Paro (Siena) – Conti (Cagliari) – Mesto (Reggina) 3,5 É vero che il nervosismo molto spesso porta a fare cose innaturali e sbagliate, ma le loro entrate sulle gambe degli avversari sono da codice penale. Fortunatamente vengono espulsi tutti e tre. Grazie al buon senso degli arbitri. Bresciano 7 (Parma) Segna a raffica. La sua squadra stenta, spesso non merita ma lui continua a fare gol pesantissimi. Questa volta, contro il Lecce, è ancora più pesante perché vale mezza salvezza e un pensiero all’Intertoto. Perrotta 7+ (Roma) É l’arma in più di Spalletti: segna, fa da interditore, smista una serie infinita di palloni. Giocatore assolutamente completo, protagonista principale della cavalcata giallorossa. Liverani 6,5 (Lazio) In una Lazio che non funziona, le magie e il genio di Liverani sono una chicca per i palati fini. Sembra essere tornato ai tempi di Perugia, tutti i palloni passano da lui che, difficilmente, sbaglia. Uno spettacolo. De Rossi 10 (Roma) Il gesto di fair play (dice all’arbitro di aver segnato di mano) è da album dei ricordi. Difficilmente si ricorda un gesto del genere, specie in una partita tirata sul risultato di 1-0. Non riesce nemmeno ad esultare perché la sua coscienza non glielo permette. Se Maradona, Vryzas e chissà quanti altri lo avessero visto, chissà cosa peserebbero di se stessi. Campione, in tutto. Trezeguet 7,5 (Juventus) : La sua Juve (5,5) fa una fatica immane a tenere il formidabile passo di inizio stagione. Allora tocca a lui caricarsi sulle spalle tutte le responsabilità e segnare continuamente. É il vice cannoniere del torneo e la Juve ha il secondo migliore attacco. Dite che un po’ del merito è anche suo? Suazo 6,5 (Cagliari) Tralasciando il rigore tirato malissimo (Zancopè se lo ritrova in mezzo alle gambe), la sua squadra lo deve ringraziare perché, con i sui 15 gol ha regalato 15 dei 30 punti totali del Cagliari. Chi fa da se… Gilardino 7,5 (Milan) Super Gila! Gol, due assist e tanto sacrificio. Prima regala il 3-0 a Schevchenko (7+), poi lancia Seedorf per il 4-0 finale. E il 2-0? Lo segna lui, ovviamente. E i suoi centro salgono a 16. Recoba 7+ (Inter) Oggi siamo qui a parlare di una giornata sì del Chino. Ma quanto durerà il suo momento d’oro? Forse una settimana, forse due. Però l’Inter tiene il passo del Milan abbattendo la Lazio, quindi, oggi, gli applausi sono tutti per lui. Adriano 5 (Inter) La domanda è: chi riesce a sopportarlo più? I tifosi sicuramente no, Mancini nemmeno (visto che lo sostituisce sempre), Moratti lo vorrebbe cambiare con Ronaldo. Insomma, l’imperatore non sta vivendo un momento facile. E poi, quando fa qualcosa di buono si trova davanti Peruzzi! Toni 7 (Fiorentina) Con lui in panchina, i viola vivono 45’ da incubo. Poi Prandelli (8) lo inserisce assieme a Pazzini. Risultato: Fiorentina batte Ascoli 3-1 e saluta la Roma che resta a -1 con una partita in più. Il rischio è essere Toni-dipendenti. Sampdoria 3,5 E sono cinque. Cinque sconfitte consecutive per una squadra che aveva ben più grandi ambizioni che finire nella “colonnina di destra”. Si potrebbe dare la colpa all’attacco e agli infortuni (Bonazzoli e Bazzani sarebbero stati comodi a Novellino) però con un Flachi (5+) e un Colombo (4,5) così, ci viene solo da piangere. E piange anche tutta la curva. Sonetti 7 (Cagliari) Pazzesco come sia riuscito a prendere il Cagliari sull’orlo del baratro e come lo abbia portato a +3 dalla zona retrocessione. Il vecchietto terribile ha dato una nuova identità ai sardi e tutta l’isola gli è riconoscente. Palanca 4- (arbitro di Chievo – Siena) Pomeriggio di ordinaria follia: prima espelle Tudor per un fallo inesistente. In seguito non annullerà un gol di Brighi viziato da un evidente irregolarità. Ha falsato una partita. Tifosi del Lecce 2 Non possiamo assolutamente condividere il comportamento dei tifosi. Ci sentiamo in dovere di dar loro un simile voto perché un conto è la contestazione, un conto sono l’inciviltà e la delinquenza. Il Lecce non si merita questo. Copyright EPPYNET.COM® 2000 All right reserved REALSOCCER: propone commenti, riflessioni ed approfondimenti sugli eventi calcistici di attualità. Il sito convoglia la comunità dei tifosi, dando spazio alle loro idee e creatività, dando voce alle loro opinioni, ed offrendo una primissima esperienza di redazione seria e professionale a quanti aspirano alla carriera giornalistica. I contenuti che il portale offre sono legati al mondo del calcio nazionale ed internazionale, con un forte accento sulle notizie del campionato e del calciomercato di casa. |