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19 febr 06.

Il mercato italiano, qui analizzato tramite l'indice S&P mib40, ha chiuso su base settimanale con un buon guadagno (+1.86%). Le borse Usa -sempre su base settimanale- hanno chiuso positive. Il Nasdaq ha chiuso con un guadagno dello +0.91%; anche gli altri indici americani hanno chiuso positivamente. L'analisi di medio lungo periodo vede l'indice della borsa italiana sui massimi, mentre quelli americani da mesi sono incerti sul da farsi.

I migliori titoli della settimana dello S&P mib40 sono stati Capitalia, Mediolanum, Fondiaria, Fiat, Unicredit, tutti con guadagni al di sopra del 4%. Tra i titoli peggiori Autogrill, Pirelli&C, Stm, Seat, Saipem. Ancora debole l'energia. Il petrolio, in dollari, questa settimana e' calato del 2.03%.

L'oro -che ora si puo' comprare tramite degli Etf- dopo la corsa del 2005 e' ora in "debolezza" anche se questa settimana ha recuperato qualcosa (553.7$, +0.67%).

Continua la confusione sui mercati americani dei titoli di Stato. Il rendimento del trentennale (4.50%) anche questa settimana e' calato, mentre il rendimento dei titoli a breve (tre mesi) e' in crescita (4.42%) e ormai e' vicino a quello a lungo. Persino il neo-pensionato della Fed A. Greenspan non ha saputo interpretare il fenomeno e nei mesi scorsi lo ha definito "misterioso".

Il portafoglio di BorsaPlus (studi di analisi tecnica: leggere Legale):

AUTOSTRADE	Long
ENEL	Flat
ENI	Flat
FIAT	Long
FIDEURAM	Flat
GENERALI	Long
ITALCEMENTI	Long
SAIPEM	Flat
SNAM	Flat
STMICROEL	Flat
TELECOM	Flat
UNICREDIT	Long

Flat = attendere; Long = mantenere; Out = debolezza accentuata

Luciano Priori Friggi ( www.borsaplus.com )
Email (l_pf@yahoo.it)

LEGALE. Questo report non costituisce un servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio, ma ha la sola finalità di fornire informazioni di base, non necessariamente esaustive. Chi scrive declina ogni responsabilità su eventuali inesattezze dei dati trascritti, e chiunque investa i propri risparmi avvalendosi dei commenti e delle delle eventuali indicazioni qui riportate lo fa a proprio rischio. E' possibile che chi scrive sia direttamente interessato in qualità di investitore privato all'andamento degli strumenti finanziari di cui si discute.